ENERGIA ELETTRICA LUCE GAS

Composizione delle bollette energia e gas.

Sezione tecnica: come leggere fatture luce e gas


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Fatture energia elettrica

Le fatture di energia elettrica sono composte, come noto, da più voci spesso di difficile comprensione.
Nella stessa bolletta ci sono a volte conguagli, anticipi, costi fissi, costi variabili, talvolta sono messi in prima pagina, talvolta dietro sullo stesso foglio.
A pensar male si fa peccato, ma a volte ci sembra che esista la volontà di non rendere facile il confronto per tenersi stretto il cliente.
Inoltre, ancora più spesso, siamo coinvolti da gestori locali che ci offrono risparmi notevoli ma alla fine ci rendiamo conto che le nostre fatture (o bollette) non cambiano.
In molti casi, in realtà, si spende di più e non ce ne rendiamo conto.

Tentiamo di fare un pò di chiarezza.
Come sono composte le fatture?
Notiamo che hanno diverse voci: prezzo energia, quote fisse, dispacciamento, quota potenza, accise, etc. ma andiamo per gradi.
Quasi in tutti i casi le fatture sono divise in: servizi di vendita, servizi di rete e imposte.
Nei servizi di vendita la principale voce è la Quota Energia o Prezzo Energia. Questi soni i veri e propri costi di generazione, e/o acquisto del fornitore comprensivo del margine commerciale. È la componente effettivamente liberalizzata per cui, quando un consulente vi parla di costo dell'energia parla quasi sempre esclusivamente di questa componente che quota il 50-65% del costo delle fatture.
Le offerte possono essere suddivise per fasce orarie o monorarie, a tariffa unica oppure indicizzate ad un valore di riferimento, il PUN, Prezzo Unico Nazionale.
Per conoscere i costi di scambio dell'energia sul mercato elettrico si trova nella home page del GME, il Gestore dei Mercati Energetici, come in figura sotto riferite ad un giorno di contrattazione di settembre 2015, ma sono solo prezzi di scambio ai quali va aggiunto il margine commerciale del distributore.
L'energia si può anche comprare direttamente a mercato accreditandosi presso lo stesso GME, ma è una pratica un pò complessa ma sopratutto onerosa, per cui devono esserci dei consumi notevoli per poter effettivamente risparmiare.

prezzo-scambio-GME-energia

Altra voce dei servizi di vendita sono le Perdite di Energia, diversa dal dispacciamento, e sono dovute alle perdita di energia dovute al trasporto dal punto di immissione del produttore al punto di prelievo del cliente finale.
A volte sono indicate come voce singola nei servizi di vendita, a volte come "Quota variabile" nei servizi di rete, a volte conglobate in qualche voce variabile perchè è legate alla quantità di energia ma anche al trasporto della stessa.
Quotano normalmente circa il 10% rispetto alla tariffa di vendita, quindi circa un 5-8% complessivo sulla fattura di energia.
Altra voce dei servizi di vendita, a volte non indicate o conglobate nella voce Perdite di Energia, è l'onere di Trasporto, e include i costi sostenuti per il trasporto dell'energia, non le perdite da esso generate, sia in termini di costi fissi delle apparecchiature, sia in termini di perdite delle stesse. Essa quota il 5-10% del totale.
Quarta voce dei servizi di vendita sono gli oneri di Dispacciamento e componenti di dispacciamento, e sono i costi sostenuti per mantenimento della produzione e contestuale consumo dell'energia a causa del fatto che essa non è accumulabile, se non in piccola parte. Inoltre sono oneri che garantiscono la sicurezza del sistema elettrico.
Sono composti da una voce variabile ed una fissa, a volte splittati oppure conglobati in una stessa voce, a volte a fasce orarie oppure a fasce di consumo, ed il loro peso non supera generalmente il 5% dell'importo globale escluso IVA.
Nelle fatture dei clienti che aderiscono al servizio di maggior tutela, ovvero le condizioni stabilite dall'AAEGSI per la tutela del cittadino, si trova una voce denominata componente di perequazione, a volte negativa a volte positiva, e serve ad allineare il costo reale dell'energia con il costo determinato e aggiornato dalla stessa Autorità. È una componente che pesa pochissimo, spesso molto meno dell'1%.
In alcune fatture si trovano voci separate chiamate Maggiorazioni A-UC, anche se a volte sono incluse in altre voci e non visibili.
Le componenti tariffarie A coprono costi per l'interesse generale del sistema elettrico come lo smaltimento del nucleare, gli incentivi per le fonti rinnovabili, la detassazione per l'energia consumata dalle ferrovie dello stato, la ricerca, etc. e sono determinate per decreto ministeriale o tramite legge.
Le componenti UC, ulteriori componenti, servono per garantire il funzionamento di un sistema tariffario basato sul principio di corrispondenza dei prezzi ai costi medi dei servizi.
In totale questi importi sono pari al 10-15% del costo dell'energia.
Nei servizi di rete esistono due voci fisse, Quota Fissa e Quota Potenza legate rispettivamente al mantenimento del punto di connessione e alla potenza erogata e garantita. Sono quote fisse e pesano nel complessivo meno dell'1%.
Nei servizi di rete, oltre alle quote fisse, ci sono gli oneri indicati con Quota Energia o Quota Variabile, a volte sono costi variabili di trasporto, a volte costi variabili delle perdite, a volte le componenti A-UC indicati sopra, oppure la somma di tutte, ed è a discrezione del gestore.
Possono totalizzare fino al 30-40% sul costo totale, ma bisogna fare attenzione che i costi sono da detrarre dalle parti indicate sopra nei servizi di vendita.
Una voce che può diventare importante, nei servizi di rete, sono le penali per energia reattiva, dovute agli scompensi che il cliente rimanda sulla rete, problema che può essere affrontato e che è stato ulteriormente penalizzato a partire dal 1° gennaio 2016 per le aziende che non hanno sistemi di rifasamento oppure dove esso è malfunzionante.
L'energia reattiva non produce lavoro e provoca un maggior carico sulle linee di trasmissione per cui è penalizzato un prelievo oltre una soglia determinata.
Infine esiste una voce separata, le imposte, che sono accise erogate agli enti pubblici locali oppure a livello nazionale. Incidono per il 10-15% del totale.
Ultima imposizione è l'IVA, che può essere del 10% o del 22% che non rappresenta un costo per le aziende, mentre è sicuramente un costo per il privato.

Fatture gas

Le fatture di gas sono più semplici anche se permane il fatto che siamo assillati da gestori locali che ci offrono risparmi mirabolanti senza poi vederlo in fattura, anzi a volte con una spesa maggiore.
Come sono composte le fatture? Notiamo anche in questo caso che hanno diversi oneri, e raggruppate nelle tre voci principali: servizi di vendita, servizi di rete e imposte.
Nei servizi di vendita la principale voce è la Quota Energia o Prezzo Gas.
Questi soni i veri e propri costi di acquisto della materia prima e a volte è indicata una voce separata che indica il margine commerciale del distributore locale. È la componente liberalizzata per cui, quando un consulente vi parla di costo del gas parla di questa voce che quota il 90% del costo.
Le offerte non si trovano quasi mai a costo fisso, ma indicizzato al mercato del giorno prima.
Altra voce dei servizi di vendita, a volte non indicate o conglobate nella voce Prezzo Gas o Prezzo vendita, è la Quota fissa dovuti al punto di prelievo, ai costi fissi di trasporto sulla rete, ma raramente vale più del 4-5%.
Nei servizi di rete, oltre alle quote fisse, ci sono gli oneri indicati con Quota Energia o Quota Trasporto, che serve a coprire i costi di trasporto locale, maggiori di quelli nazionali. Possono sommare non più del 3-5%.
Questa voce non è presente per le utenze collegate direttamente alla rete Snam.
Nei servizi di rete ci possono essere alcune penali dovute al superamento della richiesta concessa e, per le fatture industriali, delle accise di scopo come indicato nella figura sotto.

Accise bolletta gas

Infine esiste la voce separata delle imposte, che sono tasse. Quotano il 5% del totale.
Anche in questo caso le imposte per il cittadino non finiscono in quanto c'è l'imposizione dell'IVA, che può essere del 10% o del 22% ma che non rappresenta un costo per le aziende, ovviamente.

Come scegliere il gestore locale di energia elettrica o gas?

La scelta del fornitore è spesso difficoltosa in quanto non si conoscono tutte le voci che compongono la fattura, e come sono distribuite nelle sezioni di cui abbiamo tentato di fare chiarezza, per cui potrebbe valer la pena affidarsi ad un consulente oppure farsi mandare in anteprima i contratti, leggerli, compararli, fare la scelta...ma poi controllare che ciò che è stato fatturato è corretto perchè sono presenti spesso errori.
Nel dettaglio, oltre agli aspetti meramente economici, bisogna saper scegliere i servizi associati, come un sistema di monitoraggio, un servizio di consulenza energetica simile all'Energy Management, il tipo di fatturazione, etc.
Noi di Rinnovabili.biz solitamente possiamo dare suggerimenti, oppure affidarci a partner strategici specialisti del settore.

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